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P2P LENDING

🔵 Di cosa si tratta ?

 

Il Peer to Peer Lending (P2P) è un prestito tra privati, un prestito personale erogato da privati ad altri privati attraverso siti di imprese o enti di social lending, senza passare attraverso i canali tradizionali rappresentati dagli intermediari finanziari autorizzati ai sensi dell’art. 106 del Testo Unico Bancario, il Decreto Legislativo n° 385 del 1993 (banche, società finanziarie, ecc.).

 

🔵 La disciplina giuridica del social lending

 

L’Italia è stata all’avanguardia nella regolamentazione del social lending. 
Un primo importante passaggio è stato la Delibera della Banca d’Italia n. 586 del 2016 che fornisce una importante definizione:

 

  • "Il social lending (o lending based crowdfunding) è uno strumento attraverso il quale una pluralità di soggetti può richiedere a una pluralità di potenziali finanziatori, tramite piattaforme on-line, fondi rimborsabili per uso personale o per finanziare un progetto".

 

La delibera chiarisce che il social lending non costituisce raccolta di risparmio tra il pubblico. In seguito è stata introdotta una normativa specifica e organica relativa all’equity crowdfunding. Al riguardo sono essenziali le indicazioni fornite dall’apposito Regolamento Consob n. 18592 del 2013 (con i suoi aggiornamenti) "Regolamento sulla raccolta di capitali tramite portali on-line". Rilevanti sulla materia anche gli articoli 50-quinquies e 100-ter del Testo Unico della Finanza (TUF).
A livello europeo è di riferimento il Regolamento UE n. 2020/1503 sui fornitori europei di servizi di crowdfunding per le imprese. Il nuovo regolamento, tra le altre cose, introduce limiti uniformi a 5 milioni di euro di raccolta di capitali per piattaforme di lending-crowdfunding e investment-crowdfunding.

Spinge inoltre i fornitori di servizi a una politica di chiarezza, professionalità e trasparenza. Il regolamento riguarda i modelli finanziari dell’equity crowdfunding e del social lending, ma non i prestiti peer-to-peer ai privati.

 

🔵 Vantaggi e limiti del prestito peer-to-peer

 

➕ Il tasso di interesse che percepisce chi presta denaro (prestatore) è mediamente più favorevole rispetto a quello proposto dagli intermediari finanziari tradizionali. Chi ricorre al P2P lending per ottenere un prestito (richiedente) paga un tasso di interesse leggermente più alto rispetto ai finanziamenti a medio termine per l’acquisto di macchinari, impianti, ecc., ma notevolmente più basso rispetto ai tassi del normale credito al consumo: questo è possibile grazie alla riduzione ai minimi termini dei costi di intermediazione, in quanto il prestatore e il richiedente (il contraente il prestito, cioè il debitore) vengono messi in relazione diretta e le imprese o gli enti intermediari, operando sul web con servizi altamente automatizzati, hanno costi operativi molto bassi.

Ci guadagnano meno le banche

Il p2p lending consente ai prestatori di ottenere molte più informazioni sui progetti di finanziamento. E' utile un monitoraggio periodico degli investimenti, che però viene spesso realizzato con grande attenzione dall'intermediario che gestisce la piattaforma.

 

 

🔵  Le modalità operative

 

Le richieste di prestiti P2P possono essere fatte previa iscrizione al sito web di una società o ente social lending, sono ormai numerosi le piattaforme italiane ed estere specializzate in questo settore.


Ad ogni richiedente viene assegnato un rating, cioè un giudizio sul suo livello di affidabilità, interrogando le centrali rischi private (CRIF, ecc.), in modo del tutto analogo a quanto fanno le banche e le società finanziarie, cercando in tal modo di supplire al rapporto di fiducia esistente in un rapporto basato sulle relazioni personali. Più il livello di questo rating è basso e più i tassi di interesse per i prestatori sono alti per compensare il rischio.
Al termine di un’analisi di tutta la documentazione fornita è possibile operare. 

➕ Per mitigare il rischio il prestatore può diversificare l’investimento: la somma offerta non viene erogata ad un singolo richiedente, ma viene suddivisa su una pluralità di richiedenti diversi.

 

🔵  Fiscalità

 

È importante ricordare che i rendimenti dei finanziamenti effettuati vengono tassati al 26%.

 

🔵  Mercato secondario (opzionale)


In alcuni casi le piattaforme web di social lending offrono la possibilità ai prestatori di cedere i propri crediti ad altri prestatori, in una sorta di mercato secondario, per rientrare rapidamente dall’investimento in caso di necessità.

 

🔵  Ci sono rischi?

 

Come già detto con queste piattaforme di P2P Lending il RISCHIO è molto BASSO. Le piattaforme parcellizzano molto i prestiti (Loan) e hanno sempre l'opzione "BUYBACK". In pratica ricomprano loro i prestiti scaduti e non rimborsati. Ricordati sempre di DIVERSIFICARE gli investimenti.

 

 

 

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